Post by Maurizio NapolitanoParlando con alcuni specialisti del settore mi dicono che,
se da un lato vogliono avere il dwg per lavorare, dall'altra
non vogliono che un ente pubblico per cui hanno lavorato,
rilasci quanto prodotto in dwg, in quanto, questo formato
di file si porta dietro lo storico delle operazioni fatte e,
quindi, mostra anche la metodologia usata da chi ha
lavorato.
E' un ragionamento simile a chi non vuole distribuire un documento di
word processor ma un file PDF, oppure non il codice sorgente ma
l'eseguibile compilato: la prima forma è facilmente modificabile e
l'autore potrebbe avere delle ragioni per non distribuirla, ed in
effetti l'altra forma è più fruibile per l'utilizzatore finale.
Ovviamente bisogna analizzare le motivazioni per decidere se è giusto o
sbagliato.
La mia opinione è che il DWG non sia un buon formato per l'interscambio,
tanto quanto non lo è mai stato il .doc, quindi pretendere che Autodesk
lo documenti è l'approccio sbagliato (anche in virtù di quanto scriverò
qui sotto). Decidere quale sia il formato giusto però è un problema
complesso, almeno finché qualcuno non inventa l'equivalente dell'ODF per
i dati CAD: per alcune cose va bene il DXF, per altre va bene esportare
i singoli layer in formato ESRI shapefile, per altre ancora il KML...
dipende dall'uso che se ne vuol fare.
Post by Maurizio NapolitanoNon ne so abbastanza, so solo però che il formato DXF
è aperto ma anche un arma a doppio taglio in quanto
ci sono tanti e troppi dialetti.
DXF è sostanzialmente un dump in ASCII delle strutture interne di
AutoCAD; per la precisione, è la serializzazione delle liste simil-Lisp
usate per rappresentare gli oggetti prima dell'avvento dell'ObjectARX
(C++) alla fine del secolo scorso, liste che comunque sono ancora usate
internamente per varie funzionalità. La rappresentazione degli oggetti e
dei metadati nel DXF è equivalente a quella nel DWG, infatti non si
perdono informazioni salvando come DXF e poi reimportando in AutoCAD.
Nel corso degli anni sono state aggiunte informazioni nel DXF (i
"dialetti" di cui sopra) per allinearsi alle nuove funzionalità di
AutoCAD e per riprodurre fedelmente la gerarchia di classi e di oggetti
attualmente in uso, ma la struttura del DXF è rimasta invariata. Tutte
le versioni di AutoCAD consentono di salvare nei "dialetti" DXF delle
versioni precedenti: ovviamente si perdono alcune informazioni se si è
fatto uso di funzionalità non rappresentabili nel vecchio formato, ma la
stessa cosa accadrebbe salvando una versione precedente del DWG.
Autodesk raccomanda da sempre di usare il DXF come formato di interscambio.
Da questo punto di vista è sicuramente più onesta di Microsoft ai tempi
dei .doc e .xls, perché ha sempre supportato ufficialmente un formato
aperto e documentato. Formato che ha indubbiamente dei limiti, ma
bisogna anche ricordarsi che nacque 30 anni fa... l'XML non esisteva,
credo, ma soprattutto non esisteva la mentalità della quale è figlio.
Post by Maurizio NapolitanoSarebbe opportuno dare maggiori informazioni sulla
versione usata e sulla descrizione dei metadati.
http://usa.autodesk.com/adsk/servlet/item?id=12272454&linkID=10809853&siteID=123112
Questa documentazione dovrebbe bastare. Ho aperto un paio di PDF per
darci un'occhiata, mi sembra che siano dettagliati quanto la
documentazione fornita negli SDK per noi sviluppatori ufficiali.
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Ciao, Flavio
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