Discussione:
gestione presenze personale (timbrature): hardware low cost e software opensource
Fabrizio
2014-01-13 08:33:55 UTC
Permalink
Qualcuno sa se esiste qualcosa di free testato (possibilmente un sito web,
per esempio un componente per joomla) per gestire le presenze tramite
timbratura cartellino?
E magari qualche timbratore low cost.

Abbiamo il problema che per mettere il cartellino gli apparati proprietari
usati da informatica trentina oltre che costare una cifra improponibile
(migliaia di euro) utilizzano software proprietario che richiedono un pc
con windows xp, mentre sarebbe bello poter utilizzare lasp (Linux, Apache,
SQLite and PHP) su un qualsiasi webserver.

A livello hardware basterebbe anche un minipc o un arduino con la
ethernet... o qualcosa di similare... qualcuno ha idee?
Marco Ciampa
2014-01-13 09:39:36 UTC
Permalink
On Mon, Jan 13, 2014 at 09:33:55AM +0100, Fabrizio wrote:
> Qualcuno sa se esiste qualcosa di free testato (possibilmente un sito web,
> per esempio un componente per joomla) per gestire le presenze tramite
> timbratura cartellino?
> E magari qualche timbratore low cost.
>
> Abbiamo il problema che per mettere il cartellino gli apparati proprietari
> usati da informatica trentina oltre che costare una cifra improponibile
> (migliaia di euro) utilizzano software proprietario che richiedono un pc
> con windows xp, mentre sarebbe bello poter utilizzare lasp (Linux, Apache,
> SQLite and PHP) su un qualsiasi webserver.
>
> A livello hardware basterebbe anche un minipc o un arduino con la
> ethernet... o qualcosa di similare... qualcuno ha idee?

I lettori usb costano poco, circa 15€

http://www.ebay.com/itm/New-USB-Mini-Portable-Magnetic-Stripe-MSR-3TK-3-Track-Swipe-Credit-Card-Reader-/281039193392

poi ci attacchi un arduino con ethernet e sei a posto.

Il problema è il software di controllo. Penso sia facile però allestirne uno.

--


Marco Ciampa

"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana
di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci
passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare." Eduardo Galeano

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Marco Ciampa
2014-01-13 09:48:17 UTC
Permalink
On Mon, Jan 13, 2014 at 10:39:36AM +0100, Marco Ciampa wrote:
> poi ci attacchi un arduino con ethernet e sei a posto.

Per esempio questo:

http://arduino.cc/en/Main/ArduinoBoardYun

costa 56 €

--


Marco Ciampa

"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana
di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci
passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare." Eduardo Galeano

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Fabrizio
2014-01-13 10:19:08 UTC
Permalink
però! non male! quasi quasi mi do alla pazza gioia di programmazione in C
di arduino :D

si accettano volontari per la parte database/sito in php di gestione! :D


Il giorno 13 gennaio 2014 10:48, Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org> ha
scritto:

> On Mon, Jan 13, 2014 at 10:39:36AM +0100, Marco Ciampa wrote:
> > poi ci attacchi un arduino con ethernet e sei a posto.
>
> Per esempio questo:
>
> http://arduino.cc/en/Main/ArduinoBoardYun
>
> costa 56 €
>
> --
>
>
> Marco Ciampa
>
> "L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana
> di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci
> passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve
> l'utopia? A questo: serve a camminare." Eduardo Galeano
>
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>
>
>
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 10:35:17 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

>
> si accettano volontari per la parte database/sito in php di gestione! :D
>
>
Volontari?

Pensavo che fosse per lavoro....

:)

--


Mario
Fabrizio
2014-01-13 10:39:08 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 11:35, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:

>
>
>
> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
>
>>
>> si accettano volontari per la parte database/sito in php di gestione! :D
>>
>>
> Volontari?
>
> Pensavo che fosse per lavoro....
>
> :)
>
>
> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 10:42:37 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

>
>> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
> soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
>
>
Scusa, non avevo capito che fosse per un'azienda diversa da quella per cui
lavori.

Ad ogni modo, non penso che troverai schiere di volontari disposti a
lavorare gratuitamente per un'azienda.

Ma se mi sbaglio, correggimi pure.



--


Mario
Marco Ciampa
2014-01-13 10:54:31 UTC
Permalink
On Mon, Jan 13, 2014 at 11:42:37AM +0100, Mario Alexandro Santini wrote:
> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
>
> >> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
> > soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
>
> Scusa, non avevo capito che fosse per un'azienda diversa da quella per cui
> lavori.
>
> Ad ogni modo, non penso che troverai schiere di volontari disposti a
> lavorare gratuitamente per un'azienda.
>
> Ma se mi sbaglio, correggimi pure.

È un'azienda speciale, si chiama Stato. E nonostante tutto ci sono
schiere di persone che fanno cose non dovute, gratis, per lo Stato.
E per fortuna...

--


Marco Ciampa

"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana
di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci
passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare." Eduardo Galeano

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--
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Mario Alexandro Santini
2014-01-13 11:05:55 UTC
Permalink
>
> È un'azienda speciale, si chiama Stato. E nonostante tutto ci sono
> schiere di persone che fanno cose non dovute, gratis, per lo Stato.
> E per fortuna...
>
>
Per fortuna?

E se ci sono tutte queste persone generose che lavorano gratis, beati loro
che possono permetterselo, perché lo Stato continua a chiedermi un sacco di
soldi in tasse?


--


Mario
Fabrizio
2014-01-13 11:11:33 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 12:05, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:

>
> Per fortuna?
>
> E se ci sono tutte queste persone generose che lavorano gratis, beati loro
> che possono permetterselo, perché lo Stato continua a chiedermi un sacco di
> soldi in tasse?
>

ehh vecchio mio, se io e ciampix e anche molti altri colleghi non ci
occupassimo di molti altri lavori oltre a quello per cui siamo pagati, i
casi sarebbero 2:

1)le scuole crollerebbero
2)verrebbe esternalizzato il lavoro lasciando i dipendenti interni a
girarsi i pollici (succede di regola in RAI per esempio) e tu non
pagheresti un sacco di soldi in tasse, ma un sacco di soldi in tasse + un
extra

oltre a questo bisogna sentirsi sempre dire: dipendenti pubblici non fanno
mai in cazzo :) ma chi ha un pò di sale in zucca lo sa che i lavativi ci
sono dappertutto, nel privato quanto nel pubblico.
Quindi benvenga che nel pubblico ci siano volenterosi che vogliono darsi da
fare (basterebbe il buonsenso).
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 11:22:06 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

>
> ehh vecchio mio, se io e ciampix e anche molti altri colleghi non ci
> occupassimo di molti altri lavori oltre a quello per cui siamo pagati, i
> casi sarebbero 2:
>
> 1)le scuole crollerebbero
> 2)verrebbe esternalizzato il lavoro lasciando i dipendenti interni a
> girarsi i pollici (succede di regola in RAI per esempio) e tu non
> pagheresti un sacco di soldi in tasse, ma un sacco di soldi in tasse + un
> extra
>
> oltre a questo bisogna sentirsi sempre dire: dipendenti pubblici non fanno
> mai in cazzo :) ma chi ha un pò di sale in zucca lo sa che i lavativi ci
> sono dappertutto, nel privato quanto nel pubblico.
> Quindi benvenga che nel pubblico ci siano volenterosi che vogliono darsi
> da fare (basterebbe il buonsenso).
>

Scusa, ma a me non piace generalizzare.

Il fatto Ú questo:

l'azienda per cui lavori ha bisogno di un certo sistema per il controllo
delle entrate/uscite.

Tu decidi di farlo per conto tuo, contro l'opzione principale che Ú
acquistare dal fornitore ufficiale della tua azienda la soluzione chiavi in
mano, che ha il difetto di essere eccessivamente costosa per la tua azienda.

Quindi, per qualche ragione chiedi dei "volontari" che lavorino per te e
per la tua azienda gratuitamente, solo perché metterai sotto GPL v3 il
software.

Il fatto che la tua azienda sia la scuola pubblica che poi Ú lo stato, non
mi commuove particolarmente.

La soluzione al tuo problema non Ú ne hardware ne software ne una
combinazione di entrambe, ne chiedere l'aiuto gratuito agli altri.

Soprattutto dopo che fai sapere che la scuola potrebbe spendere decine di
migliaia di euro per un sistema commerciale.





--


Mario
Roberto A. Foglietta
2014-01-13 11:26:11 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 12:22, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:
>
>
> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
>
>>
>> ehh vecchio mio, se io e ciampix e anche molti altri colleghi non ci
>> occupassimo di molti altri lavori oltre a quello per cui siamo pagati, i
>> casi sarebbero 2:
>>
>> 1)le scuole crollerebbero
>> 2)verrebbe esternalizzato il lavoro lasciando i dipendenti interni a
>> girarsi i pollici (succede di regola in RAI per esempio) e tu non
>> pagheresti un sacco di soldi in tasse, ma un sacco di soldi in tasse + un
>> extra
>>
>> oltre a questo bisogna sentirsi sempre dire: dipendenti pubblici non
>> fanno mai in cazzo :) ma chi ha un pò di sale in zucca lo sa che i lavativi
>> ci sono dappertutto, nel privato quanto nel pubblico.
>> Quindi benvenga che nel pubblico ci siano volenterosi che vogliono darsi
>> da fare (basterebbe il buonsenso).
>>
>
> Scusa, ma a me non piace generalizzare.
>
> Il fatto è questo:
>
> l'azienda per cui lavori ha bisogno di un certo sistema per il controllo
> delle entrate/uscite.
>
> Tu decidi di farlo per conto tuo, contro l'opzione principale che è
> acquistare dal fornitore ufficiale della tua azienda la soluzione chiavi in
> mano, che ha il difetto di essere eccessivamente costosa per la tua azienda.
>
> Quindi, per qualche ragione chiedi dei "volontari" che lavorino per te e
> per la tua azienda gratuitamente, solo perché metterai sotto GPL v3 il
> software.
>


Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
;-)


> Il fatto che la tua azienda sia la scuola pubblica che poi è lo stato, non
> mi commuove particolarmente.
>
> La soluzione al tuo problema non è ne hardware ne software ne una
> combinazione di entrambe, ne chiedere l'aiuto gratuito agli altri.
>
> Soprattutto dopo che fai sapere che la scuola potrebbe spendere decine di
> migliaia di euro per un sistema commerciale.
>
>
>
Diciamo che i dipendenti pubblici sono un caso un po' particolare, un po'
come la democrazia: sono il problema alla soluzione che si cercava.
:-)


--
Dott. Roberto A. Foglietta
Informatica - forense - sicurezza
mobile: (+39) 349.33.30.697
http://roberto.foglietta.name
skype: robang74
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 11:32:27 UTC
Permalink
2014/1/13 Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta-***@public.gmane.org>

>
>
> Chiedere Ú lecito, rispondere Ú cortesia.
> ;-)
>

E' possibile, ma credo non sia sempre vero.


>
> Diciamo che i dipendenti pubblici sono un caso un po' particolare, un po'
> come la democrazia: sono il problema alla soluzione che si cercava.
> :-)
>
>

Come scrivevo sopra: non mi piace generalizzare.



--


Mario
Roberto A. Foglietta
2014-01-13 17:29:28 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 12:32, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:

> 2014/1/13 Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta-***@public.gmane.org>
>
> Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
>> ;-)
>>
>
> E' possibile, ma credo non sia sempre vero.
>
>
>>
>> Diciamo che i dipendenti pubblici sono un caso un po' particolare, un po'
>> come la democrazia: sono il problema alla soluzione che si cercava.
>> :-)
>>
>>
>
> Come scrivevo sopra: non mi piace generalizzare.
>
>
media e moda sono fatti statistici, non sono generalizzazione

la generalizzazione è applicare la regola generale a un particolare soggetto

invece applicare la regola generale all'insieme è del tutto corretto.


--
Dott. Roberto A. Foglietta
Informatica - forense - sicurezza
mobile: (+39) 349.33.30.697
http://roberto.foglietta.name
skype: robang74
Marco Ciampa
2014-01-13 11:59:42 UTC
Permalink
On Mon, Jan 13, 2014 at 12:22:06PM +0100, Mario Alexandro Santini wrote:
> Scusa, ma a me non piace generalizzare.
>
> Il fatto è questo:
>
> l'azienda per cui lavori ha bisogno di un certo sistema per il controllo
> delle entrate/uscite.
>
> Tu decidi di farlo per conto tuo, contro l'opzione principale che è
> acquistare dal fornitore ufficiale della tua azienda la soluzione chiavi in
> mano, che ha il difetto di essere eccessivamente costosa per la tua azienda.

No non hai letto bene. Il problema principale non è questo.
Cito dalla prima mail:

"...utilizzano software proprietario che richiedono un pc con windows xp,
mentre sarebbe bello poter utilizzare lasp (Linux, Apache,
SQLite and PHP) su un qualsiasi webserver."

Il fatto è che per una cosa così, chiedono migliaia di euro.

Ora capisco che le cose buone vadano pagate ma
quelle che impongono diversi limiti forse devono per
converso costare poco, o no?

--


Marco Ciampa

"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana
di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci
passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare." Eduardo Galeano

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Mario Alexandro Santini
2014-01-13 12:21:35 UTC
Permalink
2014/1/13 Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org>

>
> No non hai letto bene. Il problema principale non Ú questo.
> Cito dalla prima mail:
>
>
Ok, ma allora siamo in 2, perché non capisco come quello che hai riportato
vada in conflitto con quanto ho scritto prima.


> Il fatto Ú che per una cosa così, chiedono migliaia di euro.
>
>
Non sono in grado di dire se sia un prezzo alto o basso, ma non credo sia
qui il problema.
Giusto?


> Ora capisco che le cose buone vadano pagate ma
> quelle che impongono diversi limiti forse devono per
> converso costare poco, o no?
>
>
Non siamo io e te a fare le regole del mercato, e poi qualcuno prima
diceva che "chiedere Ú lecito".

Io penso sia un problema di approccio.

Quanti istituti scolastici ci sono in Trentino?
Possibile che soltanto uno abbia il problema degli ingressi/uscite?

Perché si deve sempre scambiare il software libero o open source con il
fatto che Ú gratis pure il lavoro?

Perché dovrebbero esserci decine di migliaia di euro per comprare qualcosa
e per un progetto open source con lo stesso scopo si deve lavorare gratis?



--


Mario
Fabrizio
2014-01-13 12:34:31 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 13:21, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:

> Non sono in grado di dire se sia un prezzo alto o basso, ma non credo sia
> qui il problema.
> Giusto?
>

certo che è un problema, il prezzo più basso è, meglio è! si chiama fare
economia...


>
> Non siamo io e te a fare le regole del mercato, e poi qualcuno prima
> diceva che "chiedere è lecito".
>

tutti nel loro piccolo possono fare le regole di mercato, con la libera
concorrenza uno sceglie ciò che più conviene. Quindi boicottando per anni
un sistema chiuso, chiunque può influenzare in minima parte il mercato e
renderlo migliore.


>
> Io penso sia un problema di approccio.
>
> Quanti istituti scolastici ci sono in Trentino?
> Possibile che soltanto uno abbia il problema degli ingressi/uscite?
>

ce l'hanno tutti, ma pochi si sbattono per trovare la soluzione migliore,
la maggiorparte si accontentano della prima cosa che gli capita tra le mani


>
> Perché si deve sempre scambiare il software libero o open source con il
> fatto che è gratis pure il lavoro?
>
>
non è gratis, io sono pagato e anche ciampix, abbiamo uno stipendio grazie
a dio! :D
ma l'azienda opensource che chiede migliaia e miglia di euro per un sistema
che poi uno diventa scemo a esportare in altre realtà è una pessima azienda
al pari di quella che ti vende windows!


> Perché dovrebbero esserci decine di migliaia di euro per comprare qualcosa
> e per un progetto open source con lo stesso scopo si deve lavorare gratis?
>

secondo il tuo ragionamento quando uno va a comprare un kg di verdura al
mercato, dovrebbe pagare in base al budget che ha? quindi se il giorno
prima ha preso 1000 euro di stipendio il mezzo kg d iinsalata dovrebbe
pagarlo 1000 euro??
se un fruttivendolo mi dice così:
1)lo mando in mona
2)cerco di meglio al prezzo minore possibile

:-D
g***@public.gmane.org
2014-01-13 12:47:05 UTC
Permalink
Il 13/01/2014 13:34, Fabrizio ha scritto:
> Il giorno 13 gennaio 2014 13:21, Mario Alexandro Santini
> <alexmario74-***@public.gmane.org <mailto:alexmario74-***@public.gmane.org>> ha scritto:
>
> Non sono in grado di dire se sia un prezzo alto o basso, ma non
> credo sia qui il problema.
> Giusto?
>
>
> certo che è un problema, il prezzo più basso è, meglio è! si chiama
> fare economia...
>
> Non siamo io e te a fare le regole del mercato, e poi qualcuno
> prima diceva che "chiedere è lecito".
>
>
> tutti nel loro piccolo possono fare le regole di mercato, con la
> libera concorrenza uno sceglie ciò che più conviene. Quindi
> boicottando per anni un sistema chiuso, chiunque può influenzare in
> minima parte il mercato e renderlo migliore.
>
>
> Io penso sia un problema di approccio.
>
> Quanti istituti scolastici ci sono in Trentino?
> Possibile che soltanto uno abbia il problema degli ingressi/uscite?
>
>
> ce l'hanno tutti, ma pochi si sbattono per trovare la soluzione
> migliore, la maggiorparte si accontentano della prima cosa che gli
> capita tra le mani
>
>
> Perché si deve sempre scambiare il software libero o open source
> con il fatto che è gratis pure il lavoro?
>
>
> non è gratis, io sono pagato e anche ciampix, abbiamo uno stipendio
> grazie a dio! :D
> ma l'azienda opensource che chiede migliaia e miglia di euro per un
> sistema che poi uno diventa scemo a esportare in altre realtà è una
> pessima azienda al pari di quella che ti vende windows!
>

Un progetto Open Source per il controllo accessi è di fatto già stato
adottato dalla Provincia Autonoma di Trento e senza spendere decine di
migliaia di Euro.

Chi ha contribuito alla sua realizzazione non ha certamente ammortizzato
i costi di sviluppo con una sola commessa e certamente il software
attuale non risponderà a tutte le esigenze (gestione presenze) e
probabilmente non sarà adatto in tutte le situazioni, ma certamente il
suo successivo adeguamento alle esigenze di altri utilizzatori può
essere competitivo rispetto all'acquisizione di altre soluzioni
proprietarie.

Sta alla Pubblica Amministrazione (quindi alle persone che la
rappresentano o la influenzano) comprendere il modello si sviluppo Open
Source coinvolgendo le aziende che lo applicano.

Se ci si limita al concetto Software Libero == Gratis, quando poi
servono le garanzie (che nessuno offre e nessuno può pretendere gratis)
si finisce con il cestinare la soluzione Open senza nemmeno coinvolgerla
in un reale confronto concorrenziale.

ciao
Guido


> Perché dovrebbero esserci decine di migliaia di euro per comprare
> qualcosa e per un progetto open source con lo stesso scopo si deve
> lavorare gratis?
>
>
> secondo il tuo ragionamento quando uno va a comprare un kg di verdura
> al mercato, dovrebbe pagare in base al budget che ha? quindi se il
> giorno prima ha preso 1000 euro di stipendio il mezzo kg d iinsalata
> dovrebbe pagarlo 1000 euro??
> se un fruttivendolo mi dice così:
> 1)lo mando in mona
> 2)cerco di meglio al prezzo minore possibile
>
> :-D
Fabrizio
2014-01-13 12:52:20 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 13:47, <gdo-***@public.gmane.org> ha scritto:

> Un progetto Open Source per il controllo accessi è di fatto già stato
> adottato dalla Provincia Autonoma di Trento e senza spendere decine di
> migliaia di Euro.
>

ottima cosa! parli di quello dell'appa che dicevi prima? chi posso sentire
all'appa?


>
> Sta alla Pubblica Amministrazione (quindi alle persone che la
> rappresentano o la influenzano) comprendere il modello si sviluppo Open
> Source coinvolgendo le aziende che lo applicano.
>
>
c'è anche una legge provinciale sull'open-source che tutti gli enti
pubblici dovrebbero seguire... DOVREBBERO


> Se ci si limita al concetto Software Libero == Gratis, quando poi servono
> le garanzie (che nessuno offre e nessuno può pretendere gratis) si finisce
> con il cestinare la soluzione Open senza nemmeno coinvolgerla in un reale
> confronto concorrenziale.
>

beh in realtà nemmeno quelli a pagamento hanno garanzie... cmq sono
d'accordo con te! il lavoro chiunque lo faccia va pagato equamente. Tenendo
conto che ci sono anche furbetti che vorrebbero approfittarsene alla
grande... sia nel mondo open che in quello closed
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 12:56:01 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

>
> certo che Ú un problema, il prezzo più basso Ú, meglio Ú! si chiama fare
> economia...
>
>
Anche seguire il discorso Ú un problema, a quanto pare. :)

Scusa ma non parlavo di questo.

Stavo parlando dello scopo per cui stai facendo tutto questo.


>
> tutti nel loro piccolo possono fare le regole di mercato, con la libera
> concorrenza uno sceglie ciò che più conviene. Quindi boicottando per anni
> un sistema chiuso, chiunque può influenzare in minima parte il mercato e
> renderlo migliore.
>

Il problema delle leggi del mercato Ú che prescindono dalle nostre scelte.

Se si boicotta un prodotto o azienda, le altre avranno un vantaggio e
alzeranno i prezzi o abbasseranno la qualità tagliando sul costo.

Insomma, il mercato si adatta alle decisioni che prendiamo.

Non siamo noi a fare le regole, non queste regole.

La cosa più saggia Ú prendere il prodotto che conviene di più.



>
> ce l'hanno tutti, ma pochi si sbattono per trovare la soluzione migliore,
> la maggiorparte si accontentano della prima cosa che gli capita tra le mani
>
>

E perché per te, invece, Ú così importante?



>
>> Perché si deve sempre scambiare il software libero o open source con il
>> fatto che Ú gratis pure il lavoro?
>>
>>
> non Ú gratis, io sono pagato e anche ciampix, abbiamo uno stipendio grazie
> a dio! :D
>

Prima però scrivevi che non ti avrebbero dato soldi per questo progetto.


Non pensi che in una comunità prima di chiedere occorre dare?

Che cosa puoi dare tu?

Bhe, tu hai il problema, lo puoi definire e risolvere in modo decente.
Quindi puoi pubblicare il tuo lavoro come Open Source.

Una volta che hai fatto questo, se a qualcuno interessa, arriveranno anche
i contributi.

Se, invece, quello che vuoi, Ú che ti risolvano il problema oggi e gratis...


ma l'azienda opensource che chiede migliaia e miglia di euro per un sistema
> che poi uno diventa scemo a esportare in altre realtà Ú una pessima azienda
> al pari di quella che ti vende windows!
>

Posso essere d'accordo, ma non capisco perché di questa tua affermazione.


>
> secondo il tuo ragionamento quando uno va a comprare un kg di verdura al
> mercato, dovrebbe pagare in base al budget che ha? quindi se il giorno
> prima ha preso 1000 euro di stipendio il mezzo kg d insalata dovrebbe
> pagarlo 1000 euro??
>

Hai capito male il mio ragionamento.

Te lo spiego.

Se uno al supermercato spende troppo per la verdura, Ú poco etico che si
rivolga alle bancarelle del mercato a chiederla gratis.

Ed Ú anche poco carino arrabbiarsi poi con i fruttivendoli se pretendono
dei soldi per i loro prodotti.

Un ragionamento etico potrebbe essere:

invece di spendere 100 euro al supermercato per frutta e verdura, cerco di
comperare al mercato la stessa cosa nelle stesse quantità perché preferisco
le bancarelle locali alle catene straniere.

Naturalmente vedrò di non spendere più di 100 euro, ma in genere al mercato
un po' si risparmia e la qualità Ú buona.



> se un fruttivendolo mi dice così:
> 1)lo mando in mona
> 2)cerco di meglio al prezzo minore possibile
>
> :-D
>

Quindi la tua non Ú una scelta etica, ma solo di convenienza.


--


Mario
Fabrizio
2014-01-13 13:02:45 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 13:56, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:

>
>
> Un ragionamento etico potrebbe essere:
>
> invece di spendere 100 euro al supermercato per frutta e verdura, cerco di
> comperare al mercato la stessa cosa nelle stesse quantità perché preferisco
> le bancarelle locali alle catene straniere.
>
> Naturalmente vedrò di non spendere più di 100 euro, ma in genere al
> mercato un po' si risparmia e la qualità è buona.
>
>
sono daccordo su questo ma appunto deve costare meno di 100 euro.



>
>
>
>> se un fruttivendolo mi dice così:
>> 1)lo mando in mona
>> 2)cerco di meglio al prezzo minore possibile
>>
>> :-D
>>
>
> Quindi la tua non è una scelta etica, ma solo di convenienza.
>

no, un mix di entrambe. non posso spendere il doppio, per esempio, solo
perchè è una scelta etica, non è possibile. Poi ovviamente dipende da caso
a caso... certo se mi fornissero la versione windows xp del software e
dell'hardware per le timbrature a un prezzo stracciato forse non mi
sbatterei così tanto per cercare qualcosa di più economico ma
qualitativamente migliore (non è l'unica cos ache abbiamo da fare ;P)
Roberto A. Foglietta
2014-01-13 13:11:23 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 14:02, Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org> ha
scritto:

>
> Il giorno 13 gennaio 2014 13:56, Mario Alexandro Santini <
> alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:
>
> Un ragionamento etico potrebbe essere:
>>
>> invece di spendere 100 euro al supermercato per frutta e verdura, cerco
>> di comperare al mercato la stessa cosa nelle stesse quantità perché
>> preferisco le bancarelle locali alle catene straniere.
>>
>> Naturalmente vedrò di non spendere più di 100 euro, ma in genere al
>> mercato un po' si risparmia e la qualità è buona.
>>
>>
> sono daccordo su questo ma appunto deve costare meno di 100 euro.
>

Quindi il ristorante a km0 deve costare meno del fast-food multinazionale?
Perché davvero il tuo ragionamento porta a questo. Ovvero come intuito da
più parti e da diverse mail: alla fine stai solo cercando la convenienza
opponendo un alibi etico.

Generalmente una scelta etica costa di più: il caffè o il cioccolato
provenienti da coltivazioni rispettose della dignità umana costano di più
perché il prodotto all'origine viene pagato molto di più e la catena di
distribuzione e produzione non si avvantaggia, causa numeri inferiori, del
risparmio dovuto al fattore di scala.


--
Dott. Roberto A. Foglietta
Informatica - forense - sicurezza
mobile: (+39) 349.33.30.697
http://roberto.foglietta.name
skype: robang74
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 13:37:19 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

>
> no, un mix di entrambe. non posso spendere il doppio, per esempio, solo
> perchÚ Ú una scelta etica, non Ú possibile.
>

Però chiedi ad altri di farlo, sempre per etica.


> Poi ovviamente dipende da caso a caso... certo se mi fornissero la
> versione windows xp del software e dell'hardware per le timbrature a un
> prezzo stracciato forse non mi sbatterei così tanto per cercare qualcosa di
> più economico ma qualitativamente migliore (non Ú l'unica cos ache abbiamo
> da fare ;P)
>

Ripeto, se la cosa per te Ú davvero importante, prima dovresti dare
qualcosa definendo il problema e magari proponendo la soluzione.




--


Mario
Fabrizio
2014-01-13 14:04:07 UTC
Permalink
Il 13/gen/2014 14:37 "Mario Alexandro Santini" <alexmario74-***@public.gmane.org> ha
scritto:
>>
> Però chiedi ad altri di farlo, sempre per etica.
>

Di collaborare non di farlo..

> Ripeto, se la cosa per te è davvero importante, prima dovresti dare
qualcosa definendo il problema e magari proponendo la soluzione.
>

Infatti intanto do un occhiata alla soluzione Open dell'appa poi deciderò..
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 14:15:04 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

>
> Il 13/gen/2014 14:37 "Mario Alexandro Santini" <alexmario74-***@public.gmane.org> ha
> scritto:
>
> Di collaborare non di farlo..
>

Perdonami, ma dicevo un'altra cosa. :)

Tu scrivevi:

"no, un mix di entrambe. non posso spendere il doppio, per esempio, solo
perchÚ Ú una scelta etica, non Ú possibile."

Quindi io dicevo:

Tu non puoi spendere "solo per una scelta etica", ma sei pagato per
occupartene (o anche per questo), mentre stai chiedendo a chi segue la
mailing list del LinuxTrent di lavorare gratis per una scelta etica.

Quello che si dice una relazione asimmetrica.



> Infatti intanto do un occhiata alla soluzione Open dell'appa poi
> deciderò..
>
Mi pare che "infatti" sia di troppo.




--


Mario
Roberto Resoli
2014-01-13 13:31:07 UTC
Permalink
On Lun, 13 Gennaio 2014 13:21, Mario Alexandro Santini wrote:
> 2014/1/13 Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org>
...
> Quanti istituti scolastici ci sono in Trentino?

Direi: quanti enti pubblici ci sono in Trentino?

> Possibile che soltanto uno abbia il problema degli ingressi/uscite?

Infatti, ce l'hanno tutti gli enti pubblici (e non solo probabilmente,
ma limitiamoci a quelli pubblici)

> Perchè si deve sempre scambiare il software libero o open source con
il
> fatto che è gratis pure il lavoro?
>
> Perchè dovrebbero esserci decine di migliaia di euro per comprare
> qualcosa
> e per un progetto open source con lo stesso scopo si deve lavorare
gratis?

Assolutamente *sacrosanto*.

Tanto per portare il caso nostro, gli orologi in questo caso sono di
nostra proprietà ma la loro gestione si tira dietro da sempre uno strato
di sw proprietario.

Credo che un progetto come quello realizzato da Guido sia molto
allettante per le PA che partono da zero o vogliono dotarsi di nuovo
hardware. E la legge sul riuso permette a qualunque PA di attingervi.

rob
Mario Alexandro Santini
2014-01-13 14:06:08 UTC
Permalink
2014/1/13 Roberto Resoli <roberto-eM3ggUIyDrJv+3K+***@public.gmane.org>

>
> Infatti, ce l'hanno tutti gli enti pubblici (e non solo probabilmente,
> ma limitiamoci a quelli pubblici)
>
>
Roberto, il punto Ú che non mi pare si tratti di un problema specifico o
mai affrontato prima.


>
> Assolutamente *sacrosanto*.
>
> Tanto per portare il caso nostro, gli orologi in questo caso sono di
> nostra proprietà ma la loro gestione si tira dietro da sempre uno strato
> di sw proprietario.
>
>
Capisco.


> Credo che un progetto come quello realizzato da Guido sia molto
> allettante per le PA che partono da zero o vogliono dotarsi di nuovo
> hardware. E la legge sul riuso permette a qualunque PA di attingervi.
>
> rob
>
>
Appunto, il problema a mio avviso Ú che la soluzione ce l'avevate già in
casa.
Ma nessuno lo sapeva.

Credo sia questo il problema vero, e direi altro che tagliare qualche
decina di migliaia di euro.




--


Mario
g***@public.gmane.org
2014-01-13 15:06:26 UTC
Permalink
Il 13/01/2014 14:31, Roberto Resoli ha scritto:
> ===CUT===
>
> Tanto per portare il caso nostro, gli orologi in questo caso sono di
> nostra proprietà ma la loro gestione si tira dietro da sempre uno strato
> di sw proprietario.

La stragrande maggioranza dei prodotti sul mercato ti obbliga ad
utilizzare dei driver proprietari sul server, disponibili solo su
piattaforma Microsoft.

Esistono però anche soluzioni alternative con dei terminali dotati di
software proprietario a bordo, ma che si collegano via rete con dei
protocolli documentati, quindi è possibile sviluppare le opportune
interfacce per cooperare con il software libero.

Altro caso, con un lavoro di sniffing del protocollo abbiamo potuto in
passato interoperare con un vecchio terminale, sostituendo il software
nel server, ormai obsoleto.

Nel caso APPA abbiamo invece trovato una azienda italiana che ci
fornisce il terminale (con uLinux) con i driver di comunicazione dei
lettori RFID (proprietari) e noi abbiamo potuto sviluppare sopra essi la
nostra l'applicazione potendo così utilizzare protocolli aperti per il
dialogo con il software sul server.

I prezzi dei terminali certificati stanno calando di anno in anno, ma
siamo molto lontani dai prezzi a cui siamo abituati ultimamente con
l'Open Hardware ma senza tener conto che sono privi di scatola e di
certificazione CE.

> Credo che un progetto come quello realizzato da Guido sia molto
> allettante per le PA che partono da zero o vogliono dotarsi di nuovo
> hardware. E la legge sul riuso permette a qualunque PA di attingervi.
>
> rob
>

L'hardware acquistato oggi nessuno ti garantisce di ripararlo tra
qualche anno, quindi meglio esserne il più possibile indipendenti.
Ma se non hai la possibilità di adattare delle interfacce rischi di
dover cambiare l'intero sistema. Se hai accesso al codice sorgente
almeno dell'applicazione gestionale l'adattamento per collegare un
diverso terminale non sarà gratis ma pur sempre possibile.

Guido

--
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Roberto Resoli
2014-01-13 16:06:58 UTC
Permalink
Mario Alexandro Santini <alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:
>2014/1/13 Roberto Resoli <roberto-eM3ggUIyDrJv+3K+***@public.gmane.org>
...

>> Credo che un progetto come quello realizzato da Guido sia molto
>> allettante per le PA che partono da zero o vogliono dotarsi di nuovo
>> hardware. E la legge sul riuso permette a qualunque PA di attingervi.
>>
>> rob
>>
>>
>Appunto, il problema a mio avviso è che la soluzione ce l'avevate già
>in
>casa.
>Ma nessuno lo sapeva.

Sì è proprio così. Credo che un problema fondamentale sia proprio che la PA impari valutare quello che ha in casa. La metodologia sulla valutazione comparativa recentemente pubblicata parla anche di questo; potrebbe essere un buon inizio.

>Credo sia questo il problema vero, e direi altro che tagliare qualche
>decina di migliaia di euro.

Si, senz'altro.

rob


--
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Vesna
2014-01-13 17:45:46 UTC
Permalink
Il 13/01/2014 15:06, Mario Alexandro Santini ha scritto:
>
>
>
> Appunto, il problema a mio avviso è che la soluzione ce l'avevate già
> in casa.
> Ma nessuno lo sapeva.
>
> Credo sia questo il problema vero, e direi altro che tagliare qualche
> decina di migliaia di euro.
>
>
>
>
> --
>
>
> Mario
>

Anche questo è vero. Spesso lavoriamo per compartimenti stagni.



V.
--
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Mario Alexandro Santini
2014-01-13 18:18:53 UTC
Permalink
2014/1/13 Vesna <vesnapesca-***@public.gmane.org>
>
>
> Anche questo Ú vero. Spesso lavoriamo per compartimenti stagni.
>
>
>
La mia non era una critica, quanto la constatazione di come si proceda per
trovare una soluzione.

Il problema, a mio avviso Ú pretendere che ognuno risolva da se un problema
che hanno tutti.
Quando si sa bene che questo tipo di problema, una volta risolto, può
essere adottato da tutti quanti.

Sono sicuro che le scuole come altri comparti statali hanno le loro logiche
che spiegano la ragione per cui ognuno debba sempre arrangiarsi, ma Ú
proprio questo che rappresenta l'origine di tutti i problemi di cui abbiamo
discusso in questo thread.


>
> V.
>
>

--


Mario
Roberto A. Foglietta
2014-01-13 11:20:29 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 11:54, Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org> ha
scritto:

> On Mon, Jan 13, 2014 at 11:42:37AM +0100, Mario Alexandro Santini wrote:
> > 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
> >
> > >> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
> > > soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
> >
> > Scusa, non avevo capito che fosse per un'azienda diversa da quella per
> cui
> > lavori.
> >
> > Ad ogni modo, non penso che troverai schiere di volontari disposti a
> > lavorare gratuitamente per un'azienda.
> >
> > Ma se mi sbaglio, correggimi pure.
>
> È un'azienda speciale, si chiama Stato. E nonostante tutto ci sono
> schiere di persone che fanno cose non dovute, gratis, per lo Stato.
> E per fortuna...
>
>
>
Scusa non ho compreso che era una p.a. diciamo che questo modifica la
percezione della cosa: ciò che è finanziato con i contributi pubblici ha
senso diventi libero.

Anch'io talvolta ho contribuito gratis per una p.a. quando il servizio era
oggettivamente invendible (non acquistabile) ma utile per loro.

Però non lo fa gratis è qualcosa che fa pagato magari per qualcos'altro ma
comunque ha un impiego in quella p.a.

Ciao,
--
Dott. Roberto A. Foglietta
Informatica - forense - sicurezza
mobile: (+39) 349.33.30.697
http://roberto.foglietta.name
skype: robang74
Vesna
2014-01-13 17:13:36 UTC
Permalink
Il 13/01/2014 11:54, Marco Ciampa ha scritto:
> On Mon, Jan 13, 2014 at 11:42:37AM +0100, Mario Alexandro Santini wrote:
>> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
>>
>>>> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
>>> soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
>> Scusa, non avevo capito che fosse per un'azienda diversa da quella per cui
>> lavori.
>>
>> Ad ogni modo, non penso che troverai schiere di volontari disposti a
>> lavorare gratuitamente per un'azienda.
>>
>> Ma se mi sbaglio, correggimi pure.
> È un'azienda speciale, si chiama Stato. E nonostante tutto ci sono
> schiere di persone che fanno cose non dovute, gratis, per lo Stato.
> E per fortuna...
>

A ciò si aggiunga: se dovessero pagarmi per le mie vere competenze,
spesso e volentieri utilizzate al mio posto di lavoro, non basterebbe
certo il mio stipendio. Però io, che sono stupida :D, continuo a essere
e a voler essere orgogliosa di essere una dipendente pubblica (salvo i
giorni in cui mi parte il fegato :D ).

Per dare un esempio: ho ravanato un microsecondo in rete, un corso M$
Excel su cose che io quotidianamente insegno "gratis" ai colleghi costa
sui 400 eurini belli e buoni. Io ragiono così: mi pagano 36 h alla
settimana, in quelle 36 ore cerco di dare il massimo, e non quanto
previsto dal mio mansionario; mettiamola così: da volontaria.

Oltrettutto, se Fabrizio comincia a creare un sistema cartellino
indipendente dall'InfoTN, che possa creare i file in txt richiesti dalla
PAT per la rilevazione delle presenze, e che poi possa essere condiviso
con le altre scuole, ci si guadagna tutti. Esiste un termine che si
chiama "bene pubblico" che spesso non è monetizzabile, infine.

V.

--
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"subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request-***@public.gmane.org
g***@public.gmane.org
2014-01-13 10:54:38 UTC
Permalink
Il 13/01/2014 11:42, Mario Alexandro Santini ha scritto:
>
>
>
> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org <mailto:fabritrento-***@public.gmane.org>>
>
>
> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
> soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
>
>
> Scusa, non avevo capito che fosse per un'azienda diversa da quella per
> cui lavori.
>
> Ad ogni modo, non penso che troverai schiere di volontari disposti a
> lavorare gratuitamente per un'azienda.
>
> Ma se mi sbaglio, correggimi pure.
> --
>
>
> Mario
>

Open Source Sì! Gratis No! ;-)

Ho realizzato un controllo degli accessi che rilascio ai clienti con
licenza AGPL. L'applicazione, fruibile via web, Ú in uso da un anno in
uno degli edifici dell'Azienda per la Protezione dell'Ambiente trentina.

Ho cercato delle soluzioni Open Hardware per i terminali, ma non ci sono
riuscito causa la mancanza della certificazione CE da parte del fornitore.

Per l'hardware abbiamo quindi utilizzato un terminale Linux dotato di
sensore RFID e certificato CE, altrimenti non può essere installato
negli edifici, nemmeno a casa vostra.

ciao
Guido
Fabrizio
2014-01-13 11:06:27 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 11:54, <gdo-***@public.gmane.org> ha scritto:

> Open Source Sì! Gratis No! ;-)
>
> Ho realizzato un controllo degli accessi che rilascio ai clienti con
> licenza AGPL. L'applicazione, fruibile via web, è in uso da un anno in uno
> degli edifici dell'Azienda per la Protezione dell'Ambiente trentina.
>
> Ho cercato delle soluzioni Open Hardware per i terminali, ma non ci sono
> riuscito causa la mancanza della certificazione CE da parte del fornitore.
>
> Per l'hardware abbiamo quindi utilizzato un terminale Linux dotato di
> sensore RFID e certificato CE, altrimenti non può essere installato negli
> edifici, nemmeno a casa vostra.
>
> ciao
> Guido
>
> wow! ottimo! dove si possono scaricare i sorgenti? così ci do un'occhiata
g***@public.gmane.org
2014-01-13 11:30:12 UTC
Permalink
Il 13/01/2014 12:06, Fabrizio ha scritto:
> Il giorno 13 gennaio 2014 11:54, <gdo-***@public.gmane.org
> <mailto:gdo-***@public.gmane.org>> ha scritto:
>
> Open Source Sì! Gratis No! ;-)
>
> Ho realizzato un controllo degli accessi che rilascio ai clienti
> con licenza AGPL. L'applicazione, fruibile via web, è in uso da un
> anno in uno degli edifici dell'Azienda per la Protezione
> dell'Ambiente trentina.
>
> Ho cercato delle soluzioni Open Hardware per i terminali, ma non
> ci sono riuscito causa la mancanza della certificazione CE da
> parte del fornitore.
>
> Per l'hardware abbiamo quindi utilizzato un terminale Linux dotato
> di sensore RFID e certificato CE, altrimenti non può essere
> installato negli edifici, nemmeno a casa vostra.
>
> ciao
> Guido
>
> wow! ottimo! dove si possono scaricare i sorgenti? così ci do un'occhiata

Non credo l'abbiano pubblicato.

Quel che io posso fare è rispondere ad una richiesta da parte dell'Ente
nel fornire il sistema (o la consulenza a chi installerà) la cui licenza
software (AGPL) non implica costi per l'acquisizione in quanto trattasi
di Riuso di software da parte di una P.A. come previsto dal C.A.D.

Altrimenti contattate direttamente l'APPA.

ciao
Guido
Roberto A. Foglietta
2014-01-13 10:48:51 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 11:39, Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org> ha
scritto:

> Il giorno 13 gennaio 2014 11:35, Mario Alexandro Santini <
> alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:
>
> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
>>
>>>
>>> si accettano volontari per la parte database/sito in php di gestione! :D
>>>
>>>
>> Volontari?
>>
>> Pensavo che fosse per lavoro....
>>
>> :)
>>
>>
>> magari mi pagassero per questa ideona! ma mi accontento della
> soddisfazione personale! e che sia GPL 3.0 ovviamente :)
>
>
Gentilmente mi spieghi qual'è la grande emozione di lavorare gratis e
"sputtanare" commercialmente il valore della ns. professione?

Ora capisco se fossi uno studente in cerca di lavoro... ma vattene a
leggere in libro! Cribbio!

Con affetto,
--
Dott. Roberto A. Foglietta
Informatica - forense - sicurezza
mobile: (+39) 349.33.30.697
http://roberto.foglietta.name
skype: robang74
Fabrizio
2014-01-13 10:56:15 UTC
Permalink
Il giorno 13 gennaio 2014 11:48, Roberto A. Foglietta <
roberto.foglietta-***@public.gmane.org> ha scritto:

>
> Gentilmente mi spieghi qual'è la grande emozione di lavorare gratis e
> "sputtanare" commercialmente il valore della ns. professione?
>
> Ora capisco se fossi uno studente in cerca di lavoro... ma vattene a
> leggere in libro! Cribbio!
>
> Con affetto,
>
>
programmare per me è un hobby più che un lavoro. rilasciare un programma
per arduino sotto licenza free quindi riutilizzabile anche dalla tua
azienda è un surplus per la tua azienda, quindi non capisco questa tua
reazione!
Semmai (a lavoro ultimato) potresti dire: grazie, mi hai risparmiato tot
ore di programazione! :)
Mario Alexandro Santini
2014-01-20 15:01:27 UTC
Permalink
2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>

> però! non male! quasi quasi mi do alla pazza gioia di programmazione in C
> di arduino :D
>
> si accettano volontari per la parte database/sito in php di gestione! :D
>
>
>
>
Mi hanno appena girato un video youtube che si "intona" molto a questo caso.

:)

http://www.youtube.com/watch?v=sd5mHHg1ons&feature=em-hot&noredirect=1



--


Mario
Marco Ciampa
2014-01-20 15:25:20 UTC
Permalink
On Mon, Jan 20, 2014 at 04:01:27PM +0100, Mario Alexandro Santini wrote:
> 2014/1/13 Fabrizio <fabritrento-***@public.gmane.org>
>
> > però! non male! quasi quasi mi do alla pazza gioia di programmazione in C
> > di arduino :D
> >
> > si accettano volontari per la parte database/sito in php di gestione! :D
> >
> >
> >
> >
> Mi hanno appena girato un video youtube che si "intona" molto a questo caso.
>
> :)
>
> http://www.youtube.com/watch?v=sd5mHHg1ons&feature=em-hot&noredirect=1

C'è un episodio sull'amico[1] che ti sistema[2] il computer?

1) ovvero "pirla" che lavora gratis o al massimo per una cena nella quale
da una lezione di informatica, naturalmente gratis, invece di parlare
del + o del - e rilassarsi come dovrebbero poter fare tutti dopo una
giornata di lavoro ...
2) rimette in sesto, spesso più lungo e complesso che reinstallare da zero

--


Marco Ciampa

"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana
di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si allontana di dieci
passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare." Eduardo Galeano

+--------------------+
| Linux User #78271 |
| FSFE fellow #364 |
+--------------------+

--
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Mario Alexandro Santini
2014-01-20 16:45:43 UTC
Permalink
2014/1/20 Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org>

>
> C'č un episodio sull'amico[1] che ti sistema[2] il computer?
>
>
Non lo so, sono vari episodi, con diverse scenette, mi ricordo che mi hanno
detto ci sia anche con il giardiniere.



> 1) ovvero "pirla" che lavora gratis o al massimo per una cena nella quale
> da una lezione di informatica, naturalmente gratis, invece di parlare
> del + o del - e rilassarsi come dovrebbero poter fare tutti dopo una
> giornata di lavoro ...
> 2) rimette in sesto, spesso piů lungo e complesso che reinstallare da zero
>
>
La cosa che trovo interessante in questi video Ú che colgono il problema
che c'Ú in Italia nel considerare valore il lavoro intellettuale che sia
creativo o tecnico.




> --
>
>
> Marco Ciampa
>
>


--


Mario
Roberto A. Foglietta
2014-01-20 17:08:52 UTC
Permalink
Il giorno 20 gennaio 2014 17:45, Mario Alexandro Santini <
alexmario74-***@public.gmane.org> ha scritto:
>
>
> 2014/1/20 Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org>
>
>>
>> C'č un episodio sull'amico[1] che ti sistema[2] il computer?
>>
>>
> Non lo so, sono vari episodi, con diverse scenette, mi ricordo che mi
> hanno detto ci sia anche con il giardiniere.
>
>
>
>> 1) ovvero "pirla" che lavora gratis o al massimo per una cena nella quale
>> da una lezione di informatica, naturalmente gratis, invece di parlare
>> del + o del - e rilassarsi come dovrebbero poter fare tutti dopo una
>> giornata di lavoro ...
>> 2) rimette in sesto, spesso piů lungo e complesso che reinstallare da zero
>>
>>
> La cosa che trovo interessante in questi video Ú che colgono il problema
> che c'Ú in Italia nel considerare valore il lavoro intellettuale che sia
> creativo o tecnico.
>
>
Non c'Ú niente di interessante in questi video, sono anzi controproducenti.

Oltre a essere pietosi ora li traducono anche in inglese come se di figure
di merda non ne facessimo ancora abbastanza.

Urlare al lupo al lupo server qualcosa? No, peggiora pure. Se sei nella
merda taci, farlo sapere al mondo non ti aiuta.

Per carità non dico che il recupero crediti sia facile, era la mia
specialità quando avevo la ditta d'impianti, quindi so: si cura.

--
Dott. Roberto A. Foglietta
Informatica - forense - sicurezza
mobile: (+39) 349.33.30.697
http://roberto.foglietta.name
skype: robang74
Mario Alexandro Santini
2014-01-20 17:32:47 UTC
Permalink
2014/1/20 Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta-***@public.gmane.org>

>
> Non c'Ú niente di interessante in questi video, sono anzi controproducenti.
>
>
Non lo so se Ú come dici tu.

Non Ú mica stato fatto da un gruppo di idraulici o di tecnici informatici.

Sono scenette composte da un gruppo di attori, sceneggiatori o aspiranti
tali.

Quindi trovo che sia una mossa intelligente, non tanto per limitarsi a
mostrare cosa gli succede sul mercato italiano e raccontarlo, ma
soprattutto come curriculum che dimostra cosa sanno fare.

A mio parere per loro Ú un modo costruttivo di mettersi in gioco.

Non lo vedo come una sterile denuncia fine a se stessa, ma come una serie
di belle scenette, spiritose e di buona qualità.

Se non altro sono scritte bene, i personaggi sono interpretati bene,
l'effetto comico Ú reso in maniera ottima.
Indovinare le inquadrature e le scene come hanno fatto loro non Ú facile.

Io non sono un esperto, e quindi i miei commenti valgono quel che valgono,
ma sono convinto che abbiano fatto un eccellente lavoro tecnico e anche
artistico.

PS Sfortunatamente per loro, ma anche per me, non sono un
produttore/regista... ;)


--


Mario
Vesna
2014-01-20 16:49:23 UTC
Permalink
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: [Linuxtrent] Re: gestione presenze personale (timbrature):
hardware low cost e software opensource
Data: Mon, 20 Jan 2014 16:25:20 +0100
Mittente: Marco Ciampa <ciampix-VGgt2q2+T+***@public.gmane.org>
Rispondi-a: linuxtrent-***@public.gmane.org
A: linuxtrent-***@public.gmane.org



> >
> >
> Mi hanno appena girato un video youtube che si "intona" molto a questo caso.
>
> :)
>
> http://www.youtube.com/watch?v=sd5mHHg1ons&feature=em-hot&noredirect=1

C'è un episodio sull'amico[1] che ti sistema[2] il computer?

1) ovvero "pirla" che lavora gratis o al massimo per una cena nella quale
da una lezione di informatica, naturalmente gratis, invece di parlare
del + o del - e rilassarsi come dovrebbero poter fare tutti dopo una
giornata di lavoro ...
2) rimette in sesto, spesso più lungo e complesso che reinstallare da zero

--


Marco Ciampa



Domanda: la banca del tempo non risolverebbe il problema? C'è qualche
esperienza in merito? Per gli informatici, intendo.

V.
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